Casa Serodine
27 giugno - 23 agosto 2020
La mostra, che si inserisce nell'ambito della valorizzazione degli artisti locali, è dedicata quest'anno alla figura eccezionale di Pietro Beretta, artista d'elezione e per diletto. Cresciuto ad Ascona in un ambiente familiare di artisti e intellettuali, la vita d'artista di Beretta era segnata fin dalla sua infanzia per quanto si dedicherà all'arte solo compiuti i sessant'anni, in pensione e libero da impegni; quando finalmente può dar libero sfogo a tutta la sua creatività nell'imbastire, con intelligenza e senza preconcetti, le sue grandi tele a lungo meditate e che significativamente dialogano e si rifanno ai grandi artisti, gruppi e movimenti europei e americani degli anni Sessanta, dall'Informale alla Pop Art, dal Neo-Dada alle Neoavanguardie. Se infatti Pietro Beretta, da neo-manierista contemporaneo, guarda alla materia e agli assemblaggi di un Tàpies o di un Burri, per comporre le sue tele fatte di resti - stracci, pigmenti, legni, materie terrosi - è con Dubuffet e la sua Art Brut che l'arte di Beretta, outsider per vocazione, trova profonda affinità, nel condividere con il francese l'intrinseca necessità di dar libero corso al proprio impulso creativo, senza condizionamenti a priori, nel valorizzare le qualità espressive ed emotive intrappolate nella materia. Dove i generi tradizionali di pittura e scultura si confondono in liberi assemblaggi bizzarri, di materiali poveri dalla singolare forza espressiva, in cui regna solo la trasposizione sincera e necessaria del proprio sentire, tormento, o pulsione più recondita. Lungo questa traiettoria le opere informali, grezze, di Beretta, si contaminano e dialogano con le icone della Pop Art e della cultura di massa - da Marilyn Monroe, alla "Dolce vita" di Fellini - che recupera attraverso la tecnica del décollage, tipica dei Nouveaux Réalistes come Rotella, Villeglé o Hains, nel rendere unici i resti di scarso valore della pubblicità di massa.
Tra New York e il Sud della Francia, a Cannes dove Beretta vive per 6 anni, emergono i lavori comuni realizzati da Beretta con sua moglie Annagret - architetta d'interni e artista per passione anch'essa - con la quale condivide arte e vita, dove le ceramiche di lei si uniscono ai liberi assemblaggi di scatole e materiali di recupero di lui, in un tutt'uno ecclettico e fantasioso, in cui regna la più vitale spontaneità del fare e del sentire. Ed è proprio in questi assemblaggi creativi, in queste sculture realizzate con materiali di recupero a due mani - anti graziose, sarcastiche o sottilmente ironiche - che è ancora più manifesta l'affinità poetica e filosofica con quella dei Nouveaux Réalistes, con Armand, César, e con tutti gli altri nell'orbita di Pierre Restany, maestri del riciclo creativo, con i quali condivide l'indissolubilità tra Arte e Vita.
"Bricoleur dell'anima", Beretta trova un'orgogliosa fierezza a maneggiare, creare o far (ri)funzionare qualsiasi materiale di recupero, che sia ferrovecchio, insegna pubblicitaria o persino citazione colta della storia dell'arte, perché con Levi Strauss sono pur sempre "testimoni fossili della storia di un individuo o di una società", che l'ingegno dell'artista sa recuperare nell'esprimere sé stesso e nel credere in una società sostenibile ed ecologica.
Mara Folini
Casa Serodine, Piazza San Pietro, Ascona
27 giugno - 23 agosto 2020
Giovedì - sabato
10.00 - 12.00
14.00 - 17.00
Domenica e festivi
10.30 - 12.30
Lunedì - mercoledì
chiuso
Festivi
Aperto dalle 10.30 alle 12.30 durante i seguenti giorni festivi:
San Pietro e Paolo (29.06), Assunzione (15.08)
Chiuso durante i seguenti giorni festivi:
Festa nazionale (01.08)
Ingresso libero
Pietro Beretta nasce nel 1942 ad Ascona in una famiglia di appassionati d'arte. Nel 1965 si laurea in ingegneria al Politecnico di Monaco di Baviera e dirige per venti anni, fino al 1982, la fabbrica di birra di famiglia. Dal 1995 al 1997 vive a Los Angeles e nel 1998 si trasferisce a Cannes, dove inizia la sua attività di artista. Nel 2000 realizza la sua prima mostra presso il Circolo Artistico "Iterarte" di Bologna. Nel 2002 seguono altre mostre a Cannes, Verbania-Intra e Lugano. Nel 2005 espone alla Galleria AAA di Ascona. Vive e lavora ad Ascona.
Pietro Beretta | Composition | 2012 | tecnica mista su tela | cm 100 x 100 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Pomona | 2010 | tecnica mista su tela | cm 160 x 130 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Venere dei sacchi | 2014 | tecnica mista su tela | cm 100 x 100 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Giulietta degli spiriti | 2016 | décollage su tela | cm 130 x 130 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Morale svizzera | 2013 | tecnica mista su tela | cm 100 x 100 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Occhi verdi | 2019 | assemblaggio di componenti di computer e vecchi telefoni, capelli di tessuto e filo elettrico | cm 40 x 13 x 13 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Claes Oldenburg | 2014 | scultura con base in legno con calza | cm 25 x 35 x 20 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Yves Klein | 2014 | scatola + legno + Barbie | cm 35 x 9 x 9 | Proprietà dell'artista
Pietro Beretta | Sguardi | 2019-2020 | tecnica mista su tela | cm 40 x 40 | Proprietà dell'artista
Giovedì 28 maggio 2020, ore 18.00, Casa Serodine, Ascona
La mostra di Pietro Beretta a Casa Serodine si inserisce nell'ambito della valorizzazione degli artisti e del patrimonio locali, promossa dal Museo Comunale di Ascona. Cresciuto ad Ascona in un ambiente familiare di artisti e intellettuali, la vita d'artista di Pietro Beretta non inizia però che in età matura, in pensione e assolto da impegni familiari. Libero di dar sfogo a tutta la sua creatività, le sue opere dialogano e si rifanno ai grandi artisti, gruppi e movimenti europei e americani, dall'informale alla Pop Art, dal Neodada alla neoavanguardia. Pietro Beretta è un artista, bricoleur dell'anima che, intellettuale e spiritoso, sa sintonizzarsi all'oggi, sismografo della contemporaneità, per esprimersi criticamente sull'arte, sugli artisti e le loro ambizioni.
Iscrizione obbligatoria entro martedì 26 maggio: museo@ascona.ch; tel. 091 759 81 40.
AAMA
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