Sabato 8 giugno 2024, ore 10.30
Museo Casa Rusca, Locarno
Nel tracciare il percorso personale e artistico di Italo Valenti, la mostra approfondisce la conoscenza di due sodalizi artistici, il primo attivo a Vicenza negli anni 1930-50 e il secondo nel Locarnese del trentennio successivo, e ne presenta le personalità artistiche più significative, grazie ai numerosi prestiti concessi sia da parte italiana sia da parte svizzera, tra cui due opere messe a disposizione dal Museo Comunale di Ascona.
Negli anni Trenta nasce a Vicenza il primo sodalizio: giovani artisti e poeti uniti da forte amicizia e impegno per l’arte fra cui spiccano, oltre a Valenti, lo scultore, editore e incisore Neri Pozza e il poeta Antonio Barolini.
Una “gaia gioventù”, come denominata da quest’ultimo, tra ideali, goliardia e un vitale desiderio di scoperta e sperimentazione artistica, in opposizione allo stile della “vecchia guardia” del Novecento e guardando invece al movimento di «Corrente».
All’inizio degli anni Cinquanta Valenti approda in Svizzera, ad Ascona.
Nel Locarnese scopre e si inserisce in una seconda cerchia artistica, nata attorno al complesso di atelier dello scultore Remo Rossi, che ospita personalità internazionali quali Jean Arp, Hans Richter, Fritz Glarner e Ingeborg Lüscher. Valenti partecipa a questo contesto culturale, che ne stimola una nuova stagione espressiva, favorita dall’amicizia di altri maestri, specie di Ben Nicholson e Julius Bissier.
In appendice alla mostra si aggiungono un omaggio a Sergio Grandini (1924-2012), importante divulgatore culturale in Ticino, in Svizzera e a livello internazionale, e un significativo ricordo degli atelier creati dallo scultore Remo Rossi, con l’esposizione nella sinopia di opere e documenti della Fondazione Remo Rossi di Locarno.
L’esposizione è realizzata dal Museo Casa Rusca di Locarno in coproduzione con l’Archivio Italo Valenti di Mendrisio e in partenariato con l’Accademia Olimpica, il Museo Civico di Palazzo Chiericati, l’Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e la Fondazione Remo Rossi di Locarno.
Partecipazione gratuita per i soci AAMA; costo del biglietto di entrata per i non soci.
Iscrizione obbligatoria entro martedì 4 giugno, il numero di partecipanti è limitato a un massimo di 20 persone: museo@ascona.ch; tel. 091 759 81 40.